La ricerca della salute e della forma fisica rappresenta una delle principali preoccupazioni che caratterizzano la società attuale, in modo particolare la popolazione femminile. A partire dall’inizio di questo secolo si è via via delineato un modello di corpo ideale che mostra le fattezze di un fisico forte, asciutto, sottile e definito; caratteristiche che oggigiorno definiscono il concetto di perfezione e di bellezza femminile.
L’attuale società dei consumi impone uno standard di bellezza femminile che non prende in considerazione le diversità che esistono tra un corpo e l’altro e, purtroppo, neanche lo stato di salute. La preoccupazione per un corpo sano ma soprattutto bello interessa entrambi i generi, i vari gruppi di età e tutte le classi sociali; e il numero di individui che si sottopongono a trattamenti estetici e dietetici per il controllo del peso è in continuo aumento.
Indice
Corpo femminile perfetto: il controllo ossessivo del peso
L’immagine di un corpo magro è stata associata:
- al successo,
- all’autocontrollo,
- alla felicità.
Per queste ragioni si ritiene che la perdita di peso sia la soluzione ad ogni male. Tuttavia, questo standard imposto non rispetta e non rispecchia i vari biotipi esistenti e spinge le donne a sentirsi brutte e a voler dimagrire ad ogni costo. Ciò induce molte donne a cadere nella trappola della dieta e aderire a pratiche inappropriate come:
- l’uso di farmaci a scopo anoressizzante,
- abuso di lassativi e diuretici,
- digiuno prolungato,
- attività fisica eccessiva,
Senza preoccuparsi dei danni che tali pratiche possono causare alla propria salute.
Canoni di bellezza femminile: l’importanza dell’immagine
L’immagine corporea è il modo in cui il corpo si presenta e i media trasmettono degli standard di bellezza femminile che conducono all’omologazione e alla ricerca ossessiva della perfezione. L’abitudine a seguire diete ipocaloriche e il consumo limitato di prodotti alimentari sono pratiche molto comuni tra il pubblico femminile, che mostra una preoccupazione eccessiva per la quantità di grasso corporeo, evitando cibi che “ingrassano” ed esprimendo il desiderio di essere sempre più sottili.
L’importanza attribuita all’immagine, all’apparenza, alla bellezza e all’estetica è decisamente nota ai nostri giorni, in cui l’adorazione del corpo è predominante su ogni altro aspetto della quotidianità. Per molto tempo, questi temi sono stati considerati minori nel campo delle scienze sociali, tuttavia, alla fine del XX secolo e all’inizio del XXI secolo, sembra esserci stata una vera esplosione di opere scientifiche in diverse aree della conoscenza, il cui obiettivo principale è discutere l’unicità del corpo, la costruzione della bellezza e dell’estetica nella nostra cultura.
Si può dire che la fine del ventesimo e l’inizio del ventunesimo secolo saranno ricordati come il momento in cui il culto del corpo diventa una vera ossessione. E l’associazione di corpo e prestigio è diventata un elemento fondamentale della nostra cultura. La ricerca di un modello ideale di bellezza non è mai stata così stimolata e apprezzata.
Bellezza femminile: l’idealizzazione della magrezza
L’affermazione di un modello di bellezza femminile descritto da un corpo forte e snello può indurre l’individuo ad instaurare una relazione malsana tra lo stato nutrizionale e la percezione di sé e della propria immagine corporea, con una certa sensazione di insoddisfazione. L’idealizzazione della magrezza può influenzare il comportamento alimentare delle persone, spinte a seguire diete che promettono una perdita di peso rapida e senza sofferenza.
In quest’ottica, anche i soggetti normopeso sono indotti a pensare di dover ridurre il loro peso corporeo, inseguendo degli ideali irrealizzabili. Il “corpo occidentale” si trova nel bel mezzo di una metamorfosi, non si tratta più di accettare ciò che è ma di correggerlo, trasformarlo e ricostruirlo. Questo potrebbe in parte spiegare l’aumento dell’incidenza dei disturbi alimentari, come l’anoressia e la bulimia nervose.
Canoni estetici: media e scelte alimentari
Il cibo è un bisogno umano vitale e l’atto di nutrirsi si carica di diverse connotazioni simboliche. La nutrizione umana sta diventando un fenomeno di grande complessità, dal momento che coinvolge aspetti:
- psicologici,
- fisiologici,
- socioculturali.
La scienza della nutrizione sottolinea che ogni individuo dovrebbe seguire una dieta sana ed equilibrata, sia nella qualità che nella quantità.
Abitudini alimentari inadeguate, alto consumo energetico e scarso movimento fisico portano all’obesità e alla carenza di nutrienti, patologie che colpiscono oltre due miliardi di persone in tutto il mondo. Questo fenomeno è accentuato dal consumo crescente di alimenti trasformati.
È stato documentato che un’esposizione di soli 30 secondi alla pubblicità di un alimento è in grado di influenzare la scelta di un particolare prodotto, il che dimostra il ruolo determinante della televisione nelle abitudini alimentari e questo fenomeno dovrebbe essere accuratamente studiato. Di fronte alla TV, un individuo può imparare concezioni errate su cosa sia un cibo sano.
Bellezza femminile: professionisti della nutrizione vs cultura di massa
Il professionista della salute e della nutrizione non può ignorare ciò che sta accadendo nel mercato dei media. È inutile prescrivere diete e promuovere pratiche alimentari sane, decontestualizzate dalla forte influenza che il pubblico riceve dai moderni mezzi di comunicazione.
Considerando che le abitudini alimentari sono incorporate in strutture culturali, economiche e politiche, è necessario promuovere azioni che sovvenzionano la produzione di alimenti sani e incoraggiano la trasmissione di modelli alimentari equilibrati.
La relazione tra la dieta e l’attività fisica con la salute è stata studiata per molti anni e i risultati confermano che la pratica di un’attività fisica regolare e una dieta equilibrata agiscono direttamente nella prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili e, una vita più sana, inoltre, può aiutare le persone nella ricerca di un corpo più armonioso, riducendo il rischio di ricorrere alla chirurgia estetica e a pratiche pericolose come diete eccessivamente restrittive, digiuni incontrollati e l’utilizzo di farmaci non prescritti dal personale medico.
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