Dietologo Roma e Personal Trainer

Ciao! Sono Valeria Galfano, Dietologo Roma, esperta in patologie del metabolismo e Personal Trainer
Le mie qualifiche di medico e dietologo Roma mi permettono di formulare il programma alimentare più adatto a te.
“Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo”
Il cibo può essere inteso come un vero e proprio farmaco e per molte patologie esiste un’alimentazione più corretta rispetto ad altre.
Il mio compito è quello di valutare il tuo stato di salute, le esigenze, gli obiettivi e formulare per te una dieta sana ed equilibrata.
Patologie del metabolismo e disturbi alimentari
Come dietologo a Roma valuterò il tuo stato di salute e le tue esigenze attraverso un’accurata anamnesi clinica e alimentare e i relativi esami diagnostici.
Formulerò per te una dieta sana per contrastare i sintomi delle patologie del metabolismo, come l’insulinoresistenza, il diabete mellito, la celiachia e le allergie e intolleranze alimentari.
Ti fornirò anche i consigli di trattamento migliore per i disturbi alimentari, come l’anoressia nervosa, la bulimina nervosa e il binge eating disorder.
Molte persone si rivolgono a me anche per migliorare la propria alimentazione in menopausa e in età geriatrica.
Per massimizzare i risultati della dieta è consigliabile associare un allenamento equilibrato ma costante. Come personal trainer qualificata posso seguirti al meglio anche nella gestione dei programmi sportivi.
Dietologo Roma: la visita
Dieta Personalizzata
Scheda di allenamento (eventuale)
Integrazione alimentare (eventuale)
Cellulite
Obesità e sovrappeso
Diabete e insulinoresistenza
Celiachia e intolleranze alimentari
Disturbi alimentari
Dieta vegetariana e vegana
Scrivimi per INFO senza impegno
Scrivimi su WhatsApp oppure compila il Form di contatto in fondo per avere per maggiori informazioni su DIETA e ALLENAMENTO personalizzati.
Durante il percorso insieme per qualunque dubbio potrai scrivermi e ti risponderò puntualmente
Dietologo Roma: il mio studio
La visita nutrizionale presso il mio studio a Roma include i seguenti servizi utili all’elaborazione del piano alimentare personalizzato:
- Anamnesi clinica
- Anamnesi alimentare
- Antropometria
- Plicometria
- Impedenziometria
- Valutazione forza muscolare con dinamometro
- Dieta personalizzata
- Integrazione alimentare
Le visite di controllo non hanno necessariamente una frequenza mensile. Possono essere più dilazionate nel tempo in funzione delle necessità personali e dei risultati da raggiungere.
La scheda di allenamento è un servizio facoltativo e può essere aggiunto alla visita nutrizionale.
Dietologo Roma: Servizi offerti
I costi NON sono mensili. I cambi dieta e scheda di allenamento possono essere più dilazionati nel tempo in funzione delle necessità personali e dei risultati da raggiungere. Faremo dei check e valuteremo insieme il percorso da seguire. Il costo delle successive visite di controllo è di 160 euro.
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€450
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Dieta
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- Visita Nutrizionale
- Dieta personalizzata
- Antropometria
- Plicometria
- Impedenziometria
- Dinamometro
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€500
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Dieta e allenamento
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- Visita Nutrizionale
- Dieta personalizzata
- Antropometria
- Plicometria
- Impedenziometria
- Dinamometro
- Scheda di allenamento per casa o palestra
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Sport e Alimentazione
L’alimentazione è uno dei fattori che maggiormente concorrono alla forma fisica ottimale.
Le strategie malsane provocano pericolosi danni alla salute e non portano al risultato sperato. Pertanto è indispensabile seguire una dieta sana ed evitare ogni forma di estremizzazione.
Anche la dieta sportiva rappresenta una vera e propria prevenzione per le malattie dismetaboliche e degenerative.
Come per la popolazione generale, anche per lo sportivo la razione alimentare è composta per la maggior parte dai carboidrati. Il range ottimale va dal 45 al 60% in funzione dell’obiettivo e dello sport praticato. Di questa percentuale, la frazione maggiore è rappresentata dai carboidrati complessi.
Allo stesso modo, le proteine vanno calibrate in funzione dello sport praticato e della fase della preparazione:
- 1 g/kg massa magra – sportivo amatoriale
- 1,2 g/kg massa magra – allenamenti intensi
- 1,5 g/kg massa magra – sport da combattimento
- 1,8-2 g/kg massa magra – bodybuilder
- 3-3,1 g/kg massa magra – bodybuilder agonista
Infine, i grassi coprono la restante parte del fabbisogno calorico giornaliero. Il range di assunzione corretto è 25-30%. Inoltre, non bisogna scendere sotto al 20% per evitare un’insufficiente apporto di acidi grassi essenziali e vitamine liposolubili. In conclusione, i grassi dovrebbero essere assunti secondo lo schema:
- polinsaturi = 1/3
- monoinsaturi = 1/3
- saturi = 1/3

Sindrome dell'ovaio policistico
La sindrome dell’ovaio policistico colpisce il 5-10% delle donne in età fertile. Questa sindrome è caratterizzata da almeno 2 delle seguenti manifestazioni:
- assenza di ovulazione
- iperandrogenismo
- cisti ovariche multiple
L’assenza di ovulazione o la riduzione della frequenza ovulatoria comporta irregolarità mestruale e infertilità. Invece, l’iperandrogenismo si manifesta con sintomi come l’irsutismo, l’alopecia e l’acne. Infine, le cisti ovariche sono multiple e visibili all’ecografia.
In questo contesto l’alimentazione svolge un ruolo importantissimo. Ad esempio, per tenere sotto controllo la glicemia e l’insulina. Infatti, migliorando l’insulinoresistenza si ottiene un’evoluzione positiva dei sintomi come una maggiore regolarità mestruale.
Una strategia per contrastare l’insulinoresistenza è impostare una dieta a basso carico glicemico.
Quindi bisogna preferire i cereali integrali perché hanno un basso indice glicemico. E’ importante assumere un quantitativo adeguato di frutta e verdura, ricche di fibra alimentare. Infine, è utile fare pasti completi, con carboidrati complessi, proteine di alto valore biologico e grassi insaturi.
Questa composizione del pasto rallenta l’assorbimento dei carboidrati, riducendo la velocità con cui si innalza la glicemia.
Allo stesso modo, l’attività fisica è fondamentale per il trattamento della sindrome. Sia quella anaerobica con i pesi che quella aerobica, che migliorano la risposta dei tessuti all’insulina.

Insulinoresistenza
L’insulinoresistenza è una patologia caratterizzata da una ridotta capacità dei tessuti di rispondere allo stimolo insulinico. Di conseguenza, produce una serie di alterazioni che, se non individuate e trattate precocemente, conducono al diabete.
Nelle fasi iniziali il pancreas funziona adeguatamente ma i tessuti non rispondono bene all’insulina. Pertanto, deve produrre quantità di insulina sempre crescenti per mantenere stabile la glicemia.
L’insulina è un ormone anabolico con le seguenti funzioni:
- riduzione della glicemia
- sintesi delle proteine
- lipogenesi
La lipogenesi è lo stoccaggio dei lipidi nel tessuto adiposo. Per questo motivo l’insulinoresistenza è associata all’aumento della massa grassa, soprattutto a livello addominale.
Il trattamento principale dell’insulinoresistenza è migliorare lo stile di vita:
- mantenendo un peso corporeo sano
- seguendo una dieta bilanciata
- svolgendo attività fisica aerobica e anaerobica
- integrando eventuali carenze nutrizionali

Diabete mellito
Il diabete mellito di tipo 2 è una patologia caratterizzata da uno squilibrio nel metabolismo dei carboidrati, con:
- iperglicemia (aumento del glucosio nel sangue)
- alterata produzione e secrezione di insulina
Generalmente, l’esordio si manifesta intorno ai 40-50 anni; tuttavia esistono anche forme giovanili con insorgenza precoce.
Spesso il diabete mellito è preceduto da una fase di insulinoresistenza. Durante questa fase è possibile tenere sotto controllo i sintomi attraverso la dieta e l’attività fisica. Al contrario, in caso di diabete conclamato, uno stile di vita sano deve essere associato a una terapia farmacologica.
I pazienti affetti da diabete devono seguire una dieta a ridotto carico glicemico, come la dieta mediterranea. Inoltre, traggono beneficio da una combinazione di esercizi aerobici e anaerobici.
L’emoglobina glicata (HbA1c) è un parametro usato per valutare la glicemia media negli ultimi 3 mesi. Infatti, il suo dosaggio riassume la qualità del controllo glicemico e l’efficacia della terapia.

Celiachia
La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell’intestino tenue.
Le cellule del sistema immunitario, attivate dall’esposizione al glutine, attaccano la mucosa e distruggono i villi intestinali. I villi intestinali sono le strutture responsabili dell’assorbimento di nutrienti e minerali. Pertanto, nei casi più gravi, il danno determina una sindrome da malassorbimento e uno stato di malnutrizione.
Attualmente, l’unico trattamento disponibile è una rigorosa e permanente dieta senza glutine.
Il glutine è la componente proteica di molti cereali, tra cui:
- frumento
- farro
- orzo
- segale
- avena
- kamut
- spelta
- triticale
- bulgur
- malto
- greunkern
- seitan
La patologia può manifestarsi con diversi sintomi:
- disturbi intestinali, come gonfiore e dolore addominale, meteorismo, stipsi, diarrea
- affaticamento
- infiammazione della bocca
- alterazione dello smalto dentale
- anemia, orticaria, caduta dei capelli, dermatiti, dolori articolari
- problemi di fertilità
- scarso accrescimento e anomalie dello sviluppo nei bambini

Intolleranza al lattosio
Il lattosio è il principale zucchero contenuto nel latte di mucca, di capra, di asina e anche nel latte materno.
Questo zucchero non può essere assorbito in forma intera; pertanto, deve essere scisso nei suoi componenti:
- galattosio
- glucosio
L’intolleranza al lattosio consiste nell’incapacità di digerire correttamente il lattosio. Tale fenomeno è causato dell’assenza o dell’insufficienza dell’enzima lattasi, che lo scindere nei suoi componenti. Di conseguenza, il lattosio non digerito permane nell’ intestino e viene fermentato dalla flora batterica.
Il processo di fermentazione richiama liquidi nel colon e aumenta la produzione di gas. In ultima analisi, spiega i principali sintomi dell’intolleranza:
- meteorismo
- flatulenza
- gonfiore e dolore addominale
- diarrea o stipsi
Tra i sintomi meno comuni, possono manifestarsi anche nausea, cefalea, spossatezza ed eruzioni cutanee.
Le persone con intolleranza al lattosio dovrebbero scegliere gli alimenti delattosati o, in alternativa, assumere prima del pasto un integratore alimentare che contiene l’enzima lattasi.

Sindrome dell'intestino irritabile
La sindrome dell’intestino irritabile è il più comune disordine intestinale in tutto il mondo. Infatti, si stima che circa il 15% della popolazione globale ne sia affetta.
Si pensa che le cause scatenanti siano legate a:
- alterata motilità intestinale
- ipersensibilità viscerale
- stress psicosociale
Esistono 3 forme di questa sindrome: con costipazione, con diarrea e con entrambi i sintomi.
Attualmente non esiste una terapia curativa. Tuttavia, i sintomi possono essere controllati attraverso una dieta personalizzata, che esclude gli alimenti dannosi per il singolo paziente.
La dieta più studiata e utilizzata in questi casi è quella a basso contenuto di FODMAP. Nello specifico, FODMAP è un acronimo che sta per oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili.
Riducendo il consumo di questi carboidrati a catena corta si alleviano i sintomi più comuni, come il dolore addominale, il gonfiore e la flatulenza. La dieta a basso contenuto di FODMAP è composta da tre fasi distinte:
- eliminazione
- determinazione di sensibilità
- personalizzazione

MEDICO DIETOLOGO
Nutrizione clinica
Malattie metaboliche
Celiachia
Disturbi alimentari
Alimentazione sportiva
Dieta in gravidanza

DIAGNOSI E TERAPIA
Obesità
Dislipidemie
Diabete mellito
Insulinoresistenza
Triade dell’atleta
Sovrallenamento

PERSONAL TRAINER
Docente CSEN
Giudice di gara
Atleta Bikini Fitness
Personal Trainer III livello
Docente SISDCA
Docente SIFA

Dietologo Roma: Menopausa
La menopausa è un momento fisiologico nella vita della donna. Tuttavia, molte persone sono preoccupate per il possibile aumento di peso.
Le modificazioni ormonali, in particolare la progressiva riduzione dei livelli di estrogeni, sono i fattori che maggiormente determinano i cambiamenti nella distribuzione del grasso corporeo.
Riguardo il fabbisogno di carboidrati, le raccomandazioni non differiscono rispetto alla popolazione generale. Lo stesso vale per il contenuto di grassi nella dieta.
Invece, per le proteine si raccomanda un’assunzione leggermente superiore, come forma di prevenzione nei confronti della sarcopenia. Se per gli adulti sedentari la raccomandazione è 0,8-1 g/kg di massa magra, per gli anziani sale a 1,1-1,2 g/kg di massa magra al giorno.

Dietologo Roma: Anoressia Nervosa
L’anoressia nervosa è un disturbo alimentare caratterizzato da una restrizione dell’alimentazione, come conseguenza di un’eccessiva preoccupazione per il peso e le forme del proprio corpo.
Tipicamente, l’età di insorgenza è compresa fra i 12 e i 25 anni e colpisce prevalentemente il sesso femminile.
La forte paura di ingrassare porta a fissare i pensieri esclusivamente sul cibo. Di conseguenza, un comportamento tipico del disturbo è quello di seguire una dieta ferrea auto-imposta. Altri sintomi spesso associati sono:
- svolgere esercizio fisico eccessivo
- auto-indursi il vomito dopo aver mangiato anche piccole quantità di cibo

Dietologo Roma: Bulimia Nervosa
La bulimia nervosa è un disturbo alimentare caratterizzato da abbuffate, condotte di eliminazione e preoccupazione per il peso e le forme del corpo.
Colpisce prevalentemente il sesso femminile, in un’età compresa tra i 12 e i 25 anni. Infatti, il disturbo si presenta nel periodo della vita in cui avvengono i primi cambiamenti verso l’autonomia e l’indipendenza.
L’abbuffata è caratterizzata da un eccessivo introito di cibo, sensazione di perdere il controllo e di non riuscire a fermarsi una volta iniziato a mangiare. Il forte senso di colpa e la delusione portano a cercare contromisure di compenso per evitare l’aumento del peso corporeo.
Di conseguenza, si verificano episodi di vomito autoindotto, abuso di lassativi e diuretici, digiuno o eccessivo esercizio fisico.

Dietologo Roma: Binge Eating Disorder
Il binge eating disorder è un disturbo alimentare conosciuto come sindrome da alimentazione incontrollata.
Il criterio diagnostico principale è la presenza di abbuffate non seguite da strategie di compenso.
Le persone con questo disturbo assumono enormi quantità di cibo in solitudine. Consumano il pasto voracemente, con la sensazione di perdere il controllo. Inoltre, sono tipici il senso di colpa e la vergogna dopo l’abbuffata.
Spesso, il binge eating disorder è associato con l’obesità. Sono anche presenti un’insoddisfazione di natura depressiva, disturbi dell’umore e altri quadri psicopatologici, in circa l’80% dei casi.
La terapia cognitivo-comportamentale ha acquisito una posizione centrale nel trattamento del disturbo alimentare.
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