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Pancia gonfia e dura: cause e soluzioni

La sensazione di pancia gonfia e dura è un disturbo comune che affligge molte persone a livello globale. È un problema fastidioso e spesso imbarazzante, che può influire sulla qualità della vita e sul benessere generale. In questo articolo, esploreremo le possibili cause della pancia gonfia, i sintomi associati e le strategie per affrontare il problema e ritrovare il comfort.

 

Indice

 

Pancia gonfia e dura: cause

La pancia gonfia può essere causata da una serie di fattori, tra cui alimentazione, stile di vita e condizioni mediche. La distensione addominale è un sintomo caratteristico di molte malattie o disturbi del sistema digestivo. Questa sensazione sgradevole si manifesta come un accumulo di gas e tensione e può essere indicata anche come meteorismo.

La pancia gonfia di solito si accompagna a cambiamenti nella frequenza delle evacuazioni intestinali (stipsi o diarrea), crampi addominali, flatulenza ed eruttazioni.

Spesso, la sensazione di gonfiore addominale è transitoria e può essere causata, ad esempio, da un pasto abbondante o consumato in modo eccessivamente veloce, oppure da un aumento di peso. Altre volte, il gonfiore addominale è un sintomo di eventi fisiologici come la sindrome premestruale o la menopausa. In altri casi, tuttavia, la pancia gonfia può indicare patologie più gravi, tra cui appendicite, cancro al colon e all’ovaio, calcoli alla cistifellea, fibrosi cistica, gastroenterite virale o batterica, intolleranze alimentari come la celiachia e la sindrome dell’intestino irritabile, e altre condizioni mediche.

 

Sintomi associati alla pancia gonfia

Dal momento che il colesterolo alto non comporta generalmente nessun sintomo, l’unico modo per determinare tale condizione è sottoporsi a un dosaggio ematico. Solo nelle forme congenite gravi si possono notare dei segni clinici evidenti, detti xantomi.

Valutare esclusivamente i livelli di colesterolo totale non è sufficiente per avere un quadro completo del metabolismo lipidico. Al contrario, risulta più adeguato eseguire il dosaggio anche delle frazioni LDL, HDL e dei trigliceridi. Mentre sono auspicabili livelli bassi di colesterolo totale ed LDL, sono desiderabili livelli alti di colesterolo HDL.

Il valore desiderabile di colesterolo plasmatico non dovrebbe superare i 200 mg/dl. Il rapporto colesterolo totale/HDL dovrebbe essere <5 nell’uomo e <4.5 nella donna.

 

Cosa fare in caso di pancia gonfia

In caso di gonfiore addominale è indispensabile stabilirne la causa, risvolgendosi al medico di famiglia o a uno specialista dell’apparato gastrointestinale, e iniziare prontamente la terapia indicata.

  1. Se la causa è un’intolleranza al lattosio, l’unico rimedio efficace per evitare il gonfiore addominale è eliminare dalla dieta tutti gli alimenti contenenti questo zucchero. È possibile consumare i prodotti delattosati e quelli che, naturalmente, ne sono privi o ne contengono in tracce, come lo yogurt, il kefir e i formaggi stagionati.
  2. In caso di celiachia o intolleranza al glutine, l’unico rimedio per ridurre i sintomi è seguire una dieta gluten-free. In tal caso è indispensabile eliminare il frumento, la segale, il farro e l’orzo. È possibile, invece, consumare i cereali che naturalmente non contengono glutine, come il mais, il riso, il grano saraceno, la quinoa, il miglio, l’amaranto, la manioca, il teff e il sorgo.
  3. Migliorare le abitudini alimentari. Seguire una dieta equilibrata ricca di frutta fresca, verdura, cereali integrali, olio extravergine di oliva e proteine vegetali o provenienti dal pesce, dalle uova e dalle carni magre può favorire una buona digestione e ridurre il gonfiore addominale. Limitare il consumo di cibi fritti, grassi saturi, bevande gassate e dolciumi può essere utile.
  4. Mangiare lentamente. Masticare accuratamente il cibo e prendersi il tempo necessario per consumare il pasto può favorire una migliore digestione e prevenire l’ingestione di aria, riducendo così il gonfiore addominale.
  5. Assumere yogurt o kefir con fermenti lattici vivi o un probiotico in caso di terapia antibiotica e disbiosi intestinale (alterazione della flora batterica intestinale).
  6. Svolgere attività fisica regolare. L’esercizio fisico può favorire la motilità intestinale e migliorare la digestione. Anche una semplice passeggiata dopo i pasti può essere utile per ridurre il gonfiore addominale.
  7. Lo stress può influire sulla funzione intestinale e causare gonfiore. Attività come lo yoga, la meditazione o la respirazione profonda possono aiutare a ridurre i livelli di stress e migliorare il benessere intestinale.

 

Pancia gonfia e dura: cosa non fare

In caso di gonfiore addominale bisogna evitare di consumare quantità eccessive di cibo, soprattutto se in un tempo limitato. Inoltre, seguire un regime alimentare sbilanciato, caratterizzato da un eccesso calorico, alimenti ricchi di grassi saturi e zuccheri semplici, può contribuire a peggiorare il sintomo.

Attenzione a non abusare di lassativi, poiché le fibre contenute al loro interno si gonfiano a livello gastrointestinale, favorendo il gonfiore. È bene non coricarsi immediatamente dopo il pasto e aspettare un tempo adeguato prima di mettersi a letto.

Per contrastare la pancia gonfia è sconsigliato bere bibite gassate, masticare chewingum e mangiare troppe caramelle. Un’altra abitudine da evitare è sorseggiare la superficie di una bevanda calda perché in tal modo viene inconsapevolmente ingerita anche aria. Attenzione anche ai dolcificanti artificiali perché possono alterare l’equilibrio della flora intestinale, favorendo lo sviluppo dei batteri cattivi che aumentano la produzione di gas intestinale.

È fortemente sconsigliato il fumo di sigaretta per innumerevoli motivi e, in relazione al gonfiore addominale, è sconsigliato fumare durante i pasti.

 

Conclusioni

La pancia gonfia può essere causata da diverse ragioni, tra cui alimentazione, stile di vita e condizioni mediche. Tuttavia, apportando alcune modifiche alla dieta e allo stile di vita, è possibile ridurre la frequenza e l’intensità degli episodi. Se i sintomi persistono o sono particolarmente gravi, è sempre consigliabile consultare un medico per una valutazione accurata e un trattamento adeguato. Ogni individuo è unico e ciò che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un’altra.

 

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